domenica 1 settembre 2013

Intermezzo creativo (questo l'ho fatto io!!!)


La creatività è una delle cose che distingue l'uomo dagli altri animali (sarebbe il caso di iniziare a riflettere seriamente sulle altre, in primis sulla sventurata tendenza dell'uomo a distruggere il suo habitat naturale), l'origine di qualsiasi umana conquista.
Pare che essa, come quasi ogni umana dote, si manifesti nell'età adulta tanto più è stata stimolata nell'infanzia.
Da piccola non ho mai giocato con le bambole, ne avevo pochissime e tutte in bella mostra, ancora impacchettate, sull'armadio, in modo che non le potessi toccare. Non che mia madre fosse sadica o insensibile, tutt'altro, era solo (come ho realizzato anni dopo) che per lei quegli oggetti erano qualcosa di bello e prezioso come tutto ciò che si è desiderato durante l'infanzia senza mai averlo avuto.
Va detto che però avevo una stupenda enciclopedia per ragazzi: "conoscere ieri oggi e domani" che sfogliavo quotidianamente, attratta dalle bellissime illustrazioni e dalle spiegazioni chiare ed esaustive. Sulle cose apprese per gioco su quei volumi (perché il gioco è la chiave di qualsiasi apprendimento infantile) ho vissuto di rendita fino a tutte le scuole medie inferiori.
Comunque, tornando al discorso principale, spesso penso che la mia totale incompetenza a curare il mio aspetto esteriore e il mio modo di vestire derivi dal non aver giocato con le bambole quando avrei dovuto farlo. Giocoforza è stato poi attribuire all'estetica corporea una posizione bassissima nel mio sistema di valori. Fortuna che Matteo è un maschietto altrimenti non avrei saputo proprio come fare con vestitini, acconciature, accessori e imbellettamenti vari (ma chi può dirlo? Magari me la sarei cavata lo stesso).
Tuttavia il senso estetico è un'altra fondamentale prerogativa umana: non importa quale sia il nostro livello d'istruzione, la parte del mondo in cui viviamo, le nostre personali inclinazioni: l'essere umano è sensibile al bello e se c'è qualcuno che non lo è, esso non è un uomo.
Quanto bisogno ci sarebbe oggi di bellezza!
Trovarla è sempre più difficile e, alle volte, non resta che "fabbricarsela" con le proprie mani


Il che è ancora più soddisfacente: proprio queste MIE mani hanno creato (peraltro utilizzando materiali poverissimi e destinati alla pattumiera) una cosa obbiettivamente bella.
Forse per l'uomo c'è ancora speranza: dovremmo essere costretti a creare una cosa bella almeno due volte all'anno. Creare bellezza potrebbe essere la nostra unica via di salvezza.
Creare cose belle e donarle a chi le merita.
E a chi ho donato questo mazzo di rose?
Semplice: alla persona cui naturalmente si regala ogni bel fiore che si trova: alla mamma.
Grazie mamma, per ogni cosa.



Per il cestino ho seguito questi tutorial

Per le rose di carta:
1. Magaia5

Tutte ringrazio per aver condiviso il loro saper fare con me.


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