domenica 18 agosto 2013

Stanziali vs migranti di ritorno

Sicampeggia non va mai in vacanza, principalmente, ma non solo, per motivi economici ella vive dodici mesi all'anno nello stesso luogo: un paesino di alta collina nel centro Lazio accuratamente arroccato tra le montagne. La cosa in sé non sarebbe poi tanto male non fosse che sono gli altri a venire in vacanza qui. Orde di villeggianti in cerca di frescura e relax ogni anno puntualmente assediano seconde e terze case, invadono camere degli ospiti di genitori e zii (peraltro dimenticati allegramente per il resto dell'anno) costringendo noi stanziali a razionamenti idrici e interminabili conversazioni di circostanza ogni volta che mettiamo il naso fuor dalla porta.
Generalmente sicampeggia (che è persona dalle spiccate tendenze misantrope) ovvia a queste infinite scocciature riducendo al minimo le uscite tuttavia, avendo ella ormai un gigantino di quasi cinque anni di età da far crescere uso alle civili consuetudini, quest'anno ha dovuto subire lo sfinimento della festa di ferragosto.
Trattasi di festa popolare che si svolge nella piazza del paese alla presenza di stanziali e migranti di ritorno, tutti tirati a lucido e provvisti di inossidabili sorrisi, i quali passeggiano freneticamente ai piedi del palco dove si esibisce l'artista di turno.
Tra uno zucchero filato, un giro in giostra e un acuto stonato fioccano i "ciao, come stai?", "da quanto tempo...", "mi ha fatto tanto piacere rivederti", "andiamo a farci una pizza un giorno di questi". Sicampeggia ligia al pregiudizio che l'abitante del paesino di alta collina sia per definizione calmo e sereno (non dovendo, generalmente, preoccuparsi di affitti da pagare, traffico da dribblare e afa cittadina da sopportare) usualmente risponde con la massima cortesia fingendo entusiasmo e interesse.
Tuttavia lo scorso quattordici agosto ha fatto un'eccezione in onore della sua ex-quasi migliore-amica.
Dopo una serata passata a sentire lamentele di cittadini villeggianti sul palco posizionato male, il parcheggio lontano, la protezione civile impreparata (la stessa che a mani nude aveva liberato l'accesso ai portoni di casa di vecchiette sole e semi assiderate in occasione del grande gelo, un metro e oltre di neve senza nemmeno un Alemanno di passaggio) che avevano semi esaurito la sua pazienza, ecco la soggetta avvicinarsi a papà camp e proferire:
"Ah ma siete voi, mi pareva...Allora come va?" con l'artefatta cadenza tipica del provinciale trapiantato in città affetto da complesso di inferiorità linguistico dialettale.
"Ma sei proprio di coccio", ho pensato io, "è tutta la serata che faccio finta di non vederti e capiscilo che non mi va di fingere di essere contenta di parlarti, ci vuole tanto?"
E allora in onore della passata amicizia (morta, sepolta e serenamente dimenticata) rispondo:
"molto bene e tu?" 
e lei "si anche a me tutto bene" 
e io penso "e si: lo capisco da questa bella voce nasale all'avv. Agnelli che la vita ti sorride!" 
e io "e come mai qui? Non ti si vede mai da queste parti" "con mio grande sollievo" 
e lei "Ah si infatti quest'anno sono qui proprio per sbaglio
"mannaggia" penso io e poi lei 
"ma questo bellissimo bambino è uno spettacolo, quanto ha adesso?" 
"cinque anni a fine novembre" 
"ah, ma è incredibile, cinque anni!". 
"E certo che è incredibile è la prima volta che lo vedi!".
E io che di solito invito Matteo ad elargire baci e bacetti a destra e manca l'ho guardato con espressione rassicurante della serie "lo so Matteo: somiglia tanto alla strega cattiva ma se la ignori è inoffensiva".
"Vabbbeene adesso vi saluto, mi ha fatto piacere incontrarvi"
"Ok ciao".
"Vabbè" mi son detta "il peggior incontro che avrei potuto fare l'ho fatto, adesso è tutta discesa".
Cara ex-quasi migliore-amica rivederti non m'ha fatto per nulla piacere, come peraltro avrai chiaramente notato, ma, nonostante lo sguardo rassicurante a Matteo, ho sempre avuto dubbi sulla tua reale natura dunque approfitto per un esorcismo musicale, non si sa mai...
Certo Daniele Silvestri è un po' troppo per te (fautrice di un'indipendenza narcisistica che sfiora la patologia) tuttavia qualcosa in questa canzone mi ti ricorda e così


Solo un favore: la prossima volta non ti sbagliare, vai da un'altra parte a riposare!!!


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